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7 marzo 2022
Quando i miei figli erano piccoli sentivo parlare delle difficoltà che i genitori passano quando ci avviciniamo all’adolescenza.
Ovviamente pensavo che ci avrei pensato al momento, che c’era tempo…mi sbagliavo all’adolescenza dei nostri figli ci si dovrebbe preparare quando sono piccoli!
Hai un figlio che ha meno di 10 anni? Non rimandare…inizia ad allenarti!
Hai un figlio che ha più di 10 anni? Non PUOI più rimandare…inizia ad allenarti!
Ora voglio raccontarti tutto quello che ho scoperto, cosa accade ai nostri figli dalla preadolescenza in poi.
“Con il termine preadolescenza si intende un'età dell'individuo inclusa tra gli 11 e i 14 anni. Questa si differenzia dall'adolescenza, il periodo successivo.
Quest'età è differente dall'adolescenza vera e propria, poiché in teoria i cambiamenti fisici (dovuti agli ormoni risvegliati nel corpo) cominciano ad accennarsi.
L'adolescenza è l'età in bilico tra l'infanzia e l'età adulta, invece la preadolescenza è l'età in bilico tra l'infanzia e l'adolescenza.
Il preadolescente è poco più di un bambino, caratterialmente pensa come un bambino, le caratteristiche che lo differenziano da esso fisicamente sono l'altezza un po' più sviluppata dei suoi coetanei e un accenno del seno nelle femmine.” - WIKIPEDIA
La preadolescenza coincide con l’ingresso alla scuola media e di conseguenza con le prime uscite in autonomia.
Se chiedessimo ad un ragazzo che cos’è la preadolescenza risponderebbe che è la fase in cui i genitori diventano insopportabili in quanto parlano, impongono divieti e regole che spesso impediscono di sperimentare l’agognata libertà!
Essere un genitore di un preadolescente ci richiede di avere una mentalità mentalità aperta, elastica…quella che io chiamo una mentalità da Genitore 2.0.
Negli anni ho scoperto che per “sopravvivere” alla crescita dei nostri figli è necessario sviluppare ed allenare ogni giorno 7 caratteristiche fondamentali che ci permettono di avere una relazione efficace con i nostri figli.
Le 7 caratteristiche le ho sviluppate negli anni e ora le condivido con altri genitori, con la speranza che possano essere d’aiuto come lo sono state per me…l’avessi scoperte prima, quanta fatica n meno!!!!!!
Mentre le leggi ti invito a chiederti quali ti appartengono e quali devi e vuoi acquisire e sviluppare?
Quando accade qualcosa ai, o con, i nostri figli, spesso capita di perdere la pazienza, reagire, alzare la voce. Ma questo non ci aiuta ad aiutarli.
Saper controllare l'ansia, lo stress, la rabbia ci permette di rimanere nell'equilibrio mentale necessario per comprendere, guidare...aiutare!
Siamo in una società che giudica, etichetta, paragona e che non osserva, non ascolta. I nostri figli quando non si aprono con noi è perché temono di essere giudicati...e chi può dargli torto! Osservare senza giudicare è ciò di cui hanno bisogno: lo stai facendo?
Tutti gli esseri umani hanno bisogni da soddisfare e quando questo non avviene ci sentiamo delusi, arrabbiati, stressati.
L'errore più comune che noi genitori, facciamo è dare per scontato di sapere quali siano i bisogni dei nostri figli, senza avere un vero e proprio riscontro.
Sai quali sono i bisogni di tuo figlio? Sai come fare a scoprirlo? Sai come aiutarlo a soddisfare i suoi bisogni?
Nessuno di noi ha frequentato una scuola per diventare genitori, ma esistono tecniche di comunicazione basate sull'empatia per creare relazioni efficaci per poter comprendere ed aiutare i nostri figli.
E tu le conosci? Le applichi nel tuo quotidiano? Sai comunicare con efficacia?
Ci aspettiamo che i nostri figli ascoltino e facciano quello che diciamo solo perché siamo i genitori. Ho scoperto che esercitare la nostra autorità, le punizioni hanno un effetto che svanisce presto e che non porta ad una relazione efficace.La chiave è essere autorevoli. Questo, è ciò che porta i nostri figli ad ascoltarci, in quanto abbiamo, semplicemente, conquistato la loro fiducia. E tu sei autorevole oppure autoritario?
Ci dicono di fare domande, ma spesso non otteniamo delle grandi risposte e, diciamoci la verità, noi genitori non facciamo proprio delle grandi domande!
Saper fare domande è un arte infatti "Chi domanda, comanda".
Molti di noi anziché fare domanda, si perdono in "spiegoni" che, spesso, portano i nostri figli a sentirsi giudicati oppure a non sentirsi all'altezza di pensare con la propria testa.
E tu sai fare le domande giuste al momento giusto? Ottieni risposte?
L'Autostima è la chiave della fiducia in noi stessi, qualità necessaria che ci permette di scoprire il nostro talento, esprimere il nostro potenziale e diventare la persona di successo (che fa succedere le cose) che possiamo diventare.
Non è forse questo che ogni genitore desidera per il proprio figlio?
Ecco l'Autostima deve essere allenata, ogni giorno, fin dai primi anni di vita. Sai come fare?
“Non sono in grado!”
“Ormai è tardi!”
“Ora è troppo presto!”
“Non ce la posso fare!”
“Non fa per me”
Io ti posso provare il contrario!! Perché? Perché avevo gli stessi dubbi, le stesse incertezze e se ce l'ho fatta io...puoi farlo anche tu
Queste 7 caratteristiche possono essere acquisite da chiunque, in qualsiasi momento e non sarai da solo…è per questo che ho creato il Metodo Genitore 2.0 con il quale alleneremo le 4C:
Quando accade qualcosa, soprattutto ai nostri figli, sapere controllare le nostre emozioni è fondamentale!
Capire cosa passa per la testa dei nostri figli, cosa stanno provando, cosa stanno passando è fondamentale
Sapere cosa dire, come dirlo; saper fare le domande giuste, nel momento giusto; saper ascoltare è…esatto: fondamentale!
Conoscere e utilizzare strumenti e strategie, essere - genitore + coach ci permette di fare una grande differenza nella relazione con i nostri figli. Ci permette di aiutare i nostri figli a superare le sfide della crescita e, soprattutto, guidarli nel diventare la persona di successo (che fa succedere le cose) che possono e vogliono diventare.
A te la scelta...
A presto…
Un abbraccio dalla “tua” Coach!
Veronica