Accedi alle Risorse Gratuite
25 ottobre 2022
L’accettazione è figlia dell’autostima e questa è, spesso, legata all’’immagine corporea, condizionata da modelli, soprattutto, di bellezza imposta dalla società e dai social.
Durante l’adolescenza i ragazzi devono fare i conti con il corpo che cambia velocemente temono di non piacere e si focalizzano su ogni difetto.
Hai un figlio tra gli 11 e i 18 anni
Hai un figlio sotto gli 11…l'adolescenza arriva: preparati!
Vuoi aiutare tuo figlio ad accettarsi
Vuoi sentirti un genitore più sicuro, consapevole ed efficace
Gli adolescenti tendono ad essere ipercritici e insoddisfatti di ciò che sono.
L’essere umano quando non è soddisfatto si mette, più o meno consapevolmente, alla ricerca di soluzioni ed ecco che ricerca di modelli da seguire, copiare.
Durante questa ricerca il paragonarsi è inevitabile.
Tutte queste immagini si imprimono nel cervello che sta cambiando e allora sono spinti ad uniformarsi a questi modelli di bellezza che, il più delle volte, sono irraggiungibili e talvolta artefatti!
Sì, è vero, per un adolescente è normale lamentarsi del proprio corpo, ma attenzione a non sottovalutare i campanelli d’allarme che ci indicano che il problema si sta facendo serio.
Vediamo ora i 4 campanelli d’allarme più comuni!
In questa fase i ragazzi non si piacciono, ma quando ne parlano troppo spesso…attenzione: I chili in eccesso o in difetto sono tra gli argomenti più presi di mira, ma anche acne, oppure capelli che non hanno un verso, ecc.
Il focus sui difetti gli fa perdere di vista i loro punti di forza!
Il voler essere la “velina” oppure il “macho” del momento può portare i nostri ragazzi a creare un rapporto sbagliato con il cibo.
L’erba del vicino è sempre più verde e così, gli amici sembrano essere migliori: hanno un fisico migliore, sono più bravi a scuola e nello sport, sono più simpatici, insomma…piacciono di più!
Il desiderio di sentirsi all'altezza può portare i nostri ragazzi a fare esperienze che vanno oltre ed è così che l’apparire diventa più importante dell’essere e che si mettono in situazioni poco piacevoli e, talvolta, pericolose!
Non è mia intenzione allarmare nessuno.
Il mio intento è fornire soluzioni!
Commenti, battute, paragoni sull’aspetto fisico in una fase in cui non si piacciono sono inneschi per un'esplosione.
Aiutiamoli ad accettarsi per ciò che sono, per ciò che hanno e non per le mancanze.
Non dare per scontato, non minimizzare con frasi: “Ma sei bellissima”, stanno dicendo che non si piacciono.
Quindi sforzati di capire come si sente, cosa prova.
I ragazzi che non si piacciono fisicamente, spesso, sono insicuri, si sentono inadeguati ed è per questo che è necessario rinforzare la loro autostima focalizzandoci sui punti di forza che loro non vedono in quanto focalizzati solo sui difetti!
Aiutiamoli a capire che le difficoltà sono opportunità per migliorarsi!
Photoshop, filtri…quanto è facile ritoccare, alterare la realtà?
Ecco aiutiamo i nostri ragazzi a capire che non tutto quello che viene condiviso in rete è reale: per noi è normale, scontato ma per loro non lo è!
È di fondamentale importanza guidare i nostri figli verso l’accettazione di sè, al di là dell’aspetto fisico.
E la domanda nasce spontanea…ma noi, genitori, li accettiamo, ci accettiamo?
Farti capire che qualsiasi convinzione tu abbia e che ti sta limitando come genitore o come persona, è frutto di storie a cui hai creduto, negli anni. Le convinzioni non sono scolpite nella roccia e possono essere cambiate! Tu sei il Coach ideale per tuo figlio, questa è la convinzione che ti invito a sviluppare!
Stimolare il dubbio sullo stato emotivo di tuo figlio, su quello che sta passando. Se percepisci anche solo uno dei sintomi descritti nell’articolo…fatti venire il dubbio!
Rafforzare la conoscenza. Nessuno ci ha consegnato libretto di istruzioni per crescere i nostri figli, ma la conoscenza è potere e il mio blog serve proprio a ampliare la conoscenza!
Prendere consapevolezza che TU SEI LA SOLUZIONE ai problemi di ansia da prestazione di tuo figlio, e a tutte le 1000 sfumature emotive che sperimentano i bambini e soprattutto gli adolescenti, se hai i giusti strumenti.
—Carl Gustav Jung
A presto…
Un abbraccio dalla “tua” Coach!
Veronica