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28 gennaio 2024
Quando ho iniziato ad appassionarmi alla crescita personale mi fu consigliato il libro di Dale Carnegie “Come trattare gli altri e farseli amici“
Ne rimasi subito affascinata e l’ho riletto varie volte in quanto spiega in modo molto semplice cosa fare per creare relazioni sincere e piacere agli altri.
Quando ci troviamo insieme agli altri, dobbiamo ricordarci sempre che ognuno di noi ha un vissuto, una personalità, credenze, paure, ecc.
Noi esseri umani siamo uguali e diversi allo stesso tempo, per cui non è sempre facile creare relazioni davvero efficaci.
Sapersi relazionare con gli altri è fondamentale nella vita privata e, soprattutto, in quella lavorativa dove, volendo o non volendo, siamo costretti a “stare” con gli altri!
Eccoti allora 6 step per creare relazioni efficaci direttamente dal best seller di Dale Carnegie
Il sorriso è il miglior modo per farsi piacere dagli altri. Deve essere spontaneo, cordiale e sincero, dimostra che sei felice di stare in compagnia degli altri. Il sorriso è il messaggio più diretto ed efficace.
Sorridere in modo sincero più spesso che puoi, in ogni situazione ti trovi, con qualsiasi persona tu incontri.
“Ok Vero, ma mi prenderanno per imbecille”
Sì, forse qualcuno, ma il 90% delle persone a cui rivolgerai un sorriso, apprezzerà, ti “risponderà di rimando”, come dice Carnegie e "ti tratterà con riguardo"!
Quando ci troviamo in mezzo a persone che non conosciamo troviamo subito più simpatiche quelle poche che si interessano a noi, che ci coinvolgono nella conversazione e sembrano realmente curiose di conoscerci.
Quando chiedi a qualcuno: “Come stai?”, sei davvero interessat@ alla risposta?
Per la maggior parte delle persone è solo una domanda convenzionale a cui la risposta non interessa.
Infatti la parola più usata nelle conversazioni è “Io” e nelle foto la prima persona che cerchi è…Te stesso!
Ascoltare la risposta dell’interlocutore a cui chiedi: “Come stai?”
Per una persona il suo nome è il suono più importante e più dolce!
Quante volte ti capita di non ricordare il nome di una persona appena conosciuta, o di non ricordare come si chiama una persona che non vedi da tempo?
Normalmente durante la conversazione, siamo più concentrati a ricordarci come si chiama che ad ascoltare quello che ci dice.
Non sarebbe più facile chiedere: "Perdonami, ma non ricordo il tuo nome”
Perché non lo facciamo?
Perché temiamo che la persona ci rimanga male!
Ed è vero, perché “La gente è orgogliosa del proprio nome, lo trova il suono più importante e più dolce della terra. Il nostro nome ci distingue, ci rende unici fra gli altri. Il nome è una semplice formula magica che è in grado di rendere più personale ed importante qualsiasi richiesta rivolgiamo agli altri.”
Prestare attenzione tutte le volte che conosci una persona nuova e per memorizzare il suo nome, ripetilo subito più volte
Chiedere a quella persona che conosci, ma di cui non ricordi il nome: “Perdonami, in questo momento mi sfugge il tuo nome”
Così potrai concentrarti su ciò il tuo interlocutore sta dicendo!
La comunicazione con gli altri e, quindi, la relazione non funziona perché il più delle volte ci focalizziamo su cosa dire, come controbattere dimenticandoci così, di ascoltare cosa il nostro interlocutore sta dicendo.
Prima di leggere questo libro, lo facevo continuamente e, ad essere sincera, ogni tanto, meno di prima, mi capita ancora, ma quando mi concentro sull’ascolto:
Riesco a comprendere lo stato d’animo e il bisogno dell’interlocutore
Trovare una soluzione per la soddisfazione del bisogno di tutti
Ascoltare veramente cosa hanno da dire gli altri è la prima forma di rispetto e di attenzione molto apprezzata ed efficace.
Quando una persona parla dei propri problemi, o del proprio punto di vista, è molto concentrato su se stesso e poco sul resto del mondo.
Per creare relazioni efficaci e riuscire a convincere gli altri su quanto siano buone le nostre idee, dobbiamo imparare ad essere buoni ascoltatori.
Dimostrarti sinceramente interessati quando le persone parlano
Fare domande per comprendere il punto di vista dell'interlocutore, invece di pensare a come controbattere
Incoraggiare le persone a parlare di se stessi
Ogni persona ha i propri interessi e quando troviamo qualcuno che parla di argomenti che interessano anche a noi, leghiamo subito.
Ma quando l’argomento non ci interessa o non lo conosciamo, ma vogliamo creare relazioni efficaci, dobbiamo farci trasportare nel mondo dell’interlocutore, cercando saperne di più.
All’inizio potrebbe essere uno sforzo, ma, con un pò di allenamento, uscirai arricchit@ da ogni conversazione e, a quel punto, le persone saranno più interessate ad ascoltarti.
Fare domande per capire l’argomento, l’opinione e il punto di vista del tuo interlocutore
Il bisogno più grande dell’essere umano è quello di essere apprezzato, infatti, più o meno consapevolmente, vogliamo sentirci importanti per ciò che siamo e facciamo.
Nel far sentire gli altri importanti dobbiamo far attenzione a non esagerare e a non cadere nelle false adulazioni, in quanto le persone lo percepiscono.
Rivolgerti alle persone con gentilezza, usando frasi semplici come: “Vorresti essere così gentile”, “Per favore”, “Grazie”, ecc
Complimentarti con le persone, quando pensi che lo meritino, senza esagerare e, per evitare di cadere nell’adulazione, spiegande il motivo
— DALE CARNEGIE
Spero che questi 6 step ti aiutino a migliorare le tue relazioni e che queste perle ti abbiano fatto venire la voglia di leggere questo libro che dovrebbe essere un testo obbligatorio nelle scuole e se, ognuno di noi, ne applicasse anche solo il 2% sono certa che avremmo relazioni migliori e un mondo migliore!
P.s Ci vediamo lunedì prossimo per l’ultimo pilastro: Denaro e Tempo
E, come sempre…
Se non vuoi fare tutto, da sol@…
Se vuoi andare più veloce…
A te la scelta...
A presto…
Un abbraccio dalla “tua” Coach!
Veronica