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10 marzo 2023
Vivere senza sperimentare e temere il rifiuto è praticamente impossibile.
Questo vale per gli adulti, figuriamoci per gli adolescenti.
Conosco molti adulti che fanno scelte basate più sulla paura di sentirsi rifiutati che su ciò che desiderano davvero.
Uno di questi adulti ero io…
Ci ho messo anni a sconfiggere la paura del giudizio e del rifiuto.
Mentre combattevo la mia battaglia ho capito che questa paura si forma già nei primi anni di vita, si rafforza in base alla nostra personalità e alle esperienze che facciamo.
Ero una bambina timida, insicura e, prova a dire, incontravo persone che mi facevano sentire rifiutata e così la mia insicurezza aumentava e, indovina un po, mi trovavo a sperimentare nuovi rifiuti così da diventare un’adolescente e poi un’adulta che temeva il giudizio altrui per paura di essere rifiutata.
Ho capito che se volevo che i miei figli avessero un approccio, al rifiuto, potenziante e non limitante, dovevo:
Lavorare su di me
Insegnarglielo prima possibile
Intensificare il lavoro durante l’adolescenza
E questo è quello che ho fatto e che faccio tuttora sui miei figli anche se sono grandi e soprattutto su di me; ed è quello che consiglio a te e ad ogni genitore, perché nella vita le cose accadono e il rifiuto è semplicemente una momentanea fermata da cui imparare la lezione per ripartire più forti di prima.
Ma questo concetto è di difficile comprensione per noi adulti, figuriamoci per bambini e, soprattutto per gli adolescenti, che trovandosi a sperimentare la vita in autonomia si trovano a dover accettare i “no” e quelli dei coetanei pesano come macigni, tanto da arrivare a sfidare il pericolo per trasformare quei no in sì ed integrarsi.
Per questo motivo devono percepire la propria casa come un “porto sicuro” dove possono essere accettati per quello che sono.
Casa è il posto dove allenare l’accettazione di sé, perché è solo così che si impara ad accettare il rifiuto e a non perdersi.
E ora passiamo alla parte pratica, al cosa puoi fare!
Qualsiasi errore pensi di avere commesso, qualsiasi senso di colpa tu stia provando nei confronti di tuo figlio: lascia andare, perdonati. Noi genitori siamo esseri umani e quindi siano esseri imperfetti.
Trova una frase che ti aiuti a fare pace, questa è la mia: “Ho fatto del mio meglio con gli strumenti che avevo: mi dispiace, perdonami, grazie, ti amo”
P.s: Questa frase la dico a me stessa davanti ad uno specchio, all’inizio potrai trovare difficoltà, ma tu insisti e non ti giudicare!
La famiglia non può e non deve essere la fonte che li fa sentire rifiutati.
Ogni genitore desidera che il proprio figlio fosse sano, bello, bravo a scuola, nello sport, pieno di amici, ma quanti di noi stanno vivendo questo sogno?
Quanti ragazzi sono davvero liberi di essere ciò che sentono di essere?
Quanti ragazzi scelgono la scuola superiore in base al desiderio e aspettativa del genitore?
Elimina ogni forma di critica e giudizio verso tuo figlio: amalo per ciò che è, per come si veste, per come si sente!
La personalità di tuo figlio si compone di punti di debolezza e di punti di forza. Focalizzarsi sui punti di debolezza, fa sentire sbagliati e rifiutati; quindi concentrati sui punti di forza, valorizzali: questa è base per la costruzione della fiducia e stima di sé.
Fai un elenco dei punti di forza di tuo figlio e ricordargli costantemente, soprattutto dopo eventi che lo hanno fatto sentire rifiutato.
Un brutto voto a scuola, un litigio con un amico, una delusione amorosa e/o sportiva, fanno sentire i ragazzi rifiutati. Sta a noi genitori spiegare che il “no” e solo un momentaneo stop da cui trarre insegnamento per ripartire più preparati e forti e poter così affrontare l’ostacolo.
Chiarisci dentro di te: Cos’è il “no”, il rifiuto, la caduta?
La paura di essere rifiutati può portare i ragazzi a isolarsi, a smettere di provare e, il più delle volte, sconfina in Ansia Da Prestazione, ecco che
Ho creato Metodo C.R.E.A. ti aiuterà a trasformare l’Ansia Da Prestazione da bloccante a potenziante.
Cosa c’entra con l’insicurezza?
Presto detto l’Ansia Da Prestazione è uno dei sintomi dell’insicurezza: più ci sentiamo insicuri, più paura abbiamo di affrontare le sfide… ed ecco che l’Ansia da Prestazione prende il sopravvento!
Il Metodo C.R.E.A ti aiuterà a:
Controllare le tue emozioni
Riconoscere i sintomi
Empatizzare con il tuo adolescente
Allenare la sua Autostima
Non chiudere la stalla quando i buoi sono già scappati…
Non aspettare più, agisci ora…
Puoi continuare a far finta di niente, a dare la colpa a qualcun altro oppure…
Scegliere di fare qualcosa!
—Da “I ragazzi imparano quello che vivono - Dorothy Law Nolte e Rachael Harris
A presto…
Un abbraccio dalla “tua” Coach!
Veronica