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24 gennaio 2021
Per aiutare le nuove generazioni a diventare la persona di successo che possono e vogliono diventare dobbiamo diventare adulti che non rimandano, sì perché tutti, chi più chi meno, siamo inclini alla “rimandite”, patologia che ci allontana dai nostri obiettivi e dal vivere FeliceMente.
Pensa a tutte le volte che rimandi e come sarebbe se tu facessi ciò che devi?
Smettere di rimandare è un’abitudine che da subito migliora la qualità della tua vita e fa schizzare l’autostima.
Nell’articolo di oggi voglio raccontarti del perché rimandiamo e condividere con te una strategia semplice ed efficace per uscirne.
— Christopher Parker
Rimandare è un’abitudine che stiamo tramandando di generazione in generazione, più o meno consapevolmente. Quando chiediamo ai nostri figli di fare un qualcosa, che devono ma che non amano fare, la risposta è: “Dopo!” e ci lamentiamo di questo, ma noi, adulti, che rapporto abbiamo con la “rimandite”?
Davanti alle cose che non amiamo fare abbiamo sempre una scusa pronta, qualcos'altro da fare e così stiamo rimandando l'appuntamento con il diventare la versione migliore che possiamo diventare, molti di noi stanno rimandando il vivere FeliceMente accontentandosi della “finta” felicità che ci siamo costruiti.
Ognuno di noi rimanda per un motivo diverso, ma sicuramente ciò che ci accomuna tutti è che la “rimandite” è un meccanismo di difesa del nostro cervello per gestire l’ansia che proviamo quando dobbiamo iniziare qualcosa di nuovo o assumere una decisione. Queste due azioni assorbono molte delle nostre energie e c’è una parte del nostro cervello che ha il compito del risparmio energetico, quindi ha trasformato il rimandare in qualcosa di piacevole: perchè sprecare energie quando posso tranquillamente cazzeggiare sui social?
La rimandite rappresenta il modo con cui il nostro cervello ci comunica che quella data azione, decisione è sbagliata e lo fa in maniera subdola, cioè attraverso il calo di motivazione oppure la tentazione di fare qualcosa di più piacevole e tutto è più piacevole, per il nostro cervello, rispetto a fare qualcosa di nuovo!
“Secondo una ricerca del 1952, definita procrastinazione nello studio, il 52% degli studenti universitari ha affermato di avere un livello di procrastinazione medio elevato. Alcune stime parlano addirittura di un 80-95% di studenti universitari che lottano con la procrastinazione”.
Proprio in questi giorni mio figlio, da sempre affetto da rimandite acute nei confronti del momento studio, ha provato cosa significa smettere di prendersi in giro con i vari “Dopo!” e nel giro di pochi giorni i suoi voti a scuola sono cambiati, di conseguenza il suo umore e il credere in se stesso!
Lascia che te lo dica: è faticoso, ma ne vale la pena!
Sempre le statistiche ci dicono che per sconfiggere la rimandite serve un piano ed è proprio quello che ho suggerito a mio figlio e che lui ha scelto di adottare.
I nostri ragazzi stanno vivendo giornate giornate fotocopia: senza vita sociale, senza impegni sportivi nelle quali il dolce far niente rischia di prendere il sopravvento, ricorda che il nostro cervello adora non sprecare energia, la pianificazione della giornata è fondamentale per non perdersi in essa!
Avere un piano è ciò che ha aiutato mio figlio, ciò che aiuta me e ciò che aiuterà anche te, ma attenzione a non cadere nel tranello della mente: rimandare il piano.
E allora? Allora non devi fare niente!
Lo so potrei averti confuso, pazienta ancora un pò così posso spiegarmi meglio!
Davanti ad attività che non ci piace fare, che ci spaventano rispondiamo con inventarci qualcos'altro da fare ecco: decidi di non fare niente! Non riempire il tuo tempo con finte attività, hai due possibilità:
Svolgi l’attività che devi completare consapevole che ti verranno a trovare ansia, paura, inadeguatezza ed emozioni varie
Non fai niente: niente cazzeggio, niente attività di copertura, niente social, niente Netflix, niente gossip, niente telefonate perditempo, niente di NIENTE!
Utilizzo questa strategia, inventata da Raymond Chandler autore di gialli e polizieschi, tutte le volte che non riesco a fare quello che ho pianificato, mi fermo, faccio sessioni di respirazioni, meditazione e attendo con fiducia che il tempo vuoto faccia il suo corso ed immancabilmente si riaccende l’idea, l’energia per svolgere quella attività che non riuscivo a svolgere!
Quando siamo confusi, cerchiamo risposte, distrazioni esterne ma la soluzione è sempre dentro di noi e può salire in superficie solo se la nostra mente è calma e vuota.
Ti invito a:
Provare questa strategia su di te
Condividerla con tu@ figli@
Farmi sapere com'è andata, inviami una email, ti risponderò appena possibile, clicca qui
Seguirmi sui vari canali Social, pianificando l’attività e non per rimandare le attività che devi fare:
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Puoi scegliere di non credere che tutto questo ti riguardi...
Puoi scegliere di non fare niente OPPURE
Puoi scegliere di scoprire cosa puoi fare, fissando una Sessione Gratuita
A te la scelta...
A presto…
Un abbraccio dalla “tua” Coach!
Veronica