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21 febbraio 2021
I nostri ragazzi hanno bisogno di essere COMPRESI.
Nella guida gratuita Vincente e Felice parlo di scivolare nel loro mondo...ma quanti genitori, allenatori, insegnanti lo fanno?
Quanti si fermano e si sforzano di capire cosa stanno provando, pensando?
Diciamocelo, siamo presuntuosi, in quanto adulti pensiamo di sapere tutto, ma non ci fermiamo poco a comprendere veramente.
— Vasile Ghico
Critichiamo la musica che ascoltano, gli amici che frequentano, lo youtuber che seguono, i giochi che fanno:
Perché ascoltano quella musica?
Cosa gli colpisce?
Da cosa sono attratti?
Qual è l’ultima volta che glielo abbiamo chiesto?
Molti dei disagi dei nostri ragazzi sono richieste di aiuto a bisogni non soddisfatti, al desiderio di essere visti, riconosciuti. Meno si sentono visti più il problema si rafforza.
Ci lamentiamo che non rispondono alle nostre domande:
Ma quali domande gli facciamo?
Quando gliele facciamo?
Quando facciamo domande che non ottengono risposte probabilmente non si sentono visti e compresi.
Iniziamo ad interessarci al loro mondo e risponderanno alle nostre domande!
Ho due figli con caratteristiche completamente diverse, ma entrambi alle domande reagisco allo stesso modo, se vado diretta a quello che voglio sapere ottengo risposte tirate via o vengo liquidata con il classico “bene”, “sì” e “no”, nonostante la domanda fosse aperta e richiedesse una risposta più articolata. All’inizio mi arrabbiavo con loro per le non risposte, poi ho capito che stavo sbagliando approccio!
Capire che ce la possono fare
Trovare il proprio sogno
Ragionare, a riflettere
Farsi le domande giuste per poi trovare le risposte
Far emergere il potenziale straordinario sommerso a causa di paura, fragilità, insicurezza, demotivazione
Dobbiamo andare oltre a risolvere i loro problemi, difenderli con il professore, non hanno bisogno di avvocati, hanno bisogno di sperimentare, di sbagliare, di correggere il tiro.
Il nostro compito è motivarli, come fa un Coach!
Ah Vero, ma io sono un genitore che ne so, non sono mica un Coach?
Anche se non sei un vero e proprio coach, io sono convinta che il genitore è, di fatto, il coach ideale...Tu sei il Coach Ideale!
Con i giusti strumenti e le giuste strategie puoi diventarlo e, credimi, anche se non ci conosciamo abbastanza, tu@ figli@ ne ha davvero bisogno!
Ecco il senso del mio “pazzo” progetto, aiutarti a diventare il Coach di tuo figlio, perché ho le prove che lo stile genitoriale più efficace è quello improntato al Coaching e che non esiste miglior Coach di te!
Tutti possiamo sviluppare le caratteristiche del Coach, devi solo decidere di metterti in gioco e pensa che sono così folle da farti iniziare gratuitamente.
A questo punto sei davanti a queste 3 opzioni:
Continuare ad annaspare tra silenzi e rispostacce, cercando di intuire cosa gli frulla per la testa.
Se la situazione peggiora, convincere tuo figlio ad andare da un Professionista
Diventare Coach di tuo figlio
A te la scelta, ricorda che anche scegliere di non fare niente è una scelta, quella di lasciare tutto com’è, e magari continuare a lamentarti che la scuola, lo sport non fa niente per i giovani...e tu cosa stai facendo?
Puoi scegliere di non credere che tutto questo ti riguardi...
Puoi scegliere di non fare niente OPPURE
Puoi scegliere di scoprire cosa puoi fare, fissando una Sessione Gratuita
A te la scelta...
A presto…
Un abbraccio dalla “tua” Coach!
Veronica