Accedi alle Risorse Gratuite
21 marzo 2021
“Mio figlio, di soli 12 anni, è insopportabile. Non gli si può dire niente, mentre gli parlo, se ne sta zitto, con uno sguardo assente, credo che nemmeno ascolti quello che gli diciamo. Ormai nemmeno le punizioni lo toccano più. Racconta una bugia dietro l’altra...non lo riconosco più. Non so più cosa fare, sono disperato...dove ho sbagliato?”
Prendiamo spunto da questo post letto su Facebook per capire perché i nostri figli si comportano così?
Ti è mai capitato?
— Mark Twain
Io ci sono passata, a 10 anni ero 170 cm con amiche che mi arrivavano ad altezza gomito, sono cresciuta con l’idea che loro erano normali ed io ero fuori misura, finchè in seconda media arrivano due ragazzi bocciati che ti considerano perché tu sembri e sei più grande delle altre, ma sono più grandi, più “sgamati” e si spingono oltre ed io li seguo, ma sono sempre una ragazzina timida che prova ad uscire dal guscio ed inizio ad andare peggio a scuola, finisco in Presidenza per un vetro rotto, la prima sigaretta, qualche bugia, alzo la cresta anche in casa e credo che i miei genitori mi avrebbero definito come il genitore del Post.
Poi arrivano le scuole superiori e vista la mia fisicità, 180 cm, attiro l’attenzione dei più grandi, questo mi sentire importante e cresce dentro di me la convinzione che se piaccio ai ragazzi più grandi non sono poi male, e inconsciamente metto in atto comportamenti che mi portano a compiere azioni per avere attenzione, piacere e altri e che mi portano a perdere me stessa.
Oggi che sono mamma e Coach posso dire che quella ragazzina di 180 cm era affetta da una forma di carenza di autostima, che ha fatto cazzate solo perché cercava fuori quel consenso che non riusciva a trovare dentro di sé e mi è andata bene tante volte. Questo è il problema che affligge tanti adolescenti ieri come oggi, ma non dobbiamo sperare che vada bene, perché non è sempre così...l’ho visto con i miei occhi!
Io mi chiudevo in camera, mandavo avanti ed indietro il mangianastri per ricavare i testi delle canzoni, piangevo scrivendo il mio diario.
Oggi si chiudono in camera “shazzamano” canzoni, scrivono e piangono in chat, postano su Instagram, ma il disagio è lo stesso: travolti da ormoni impazziti non si riconoscono in un corpo, in una mente che cambia.
Tutti gli adolescenti ieri come oggi, hanno bisogno di essere compresi ed accompagnati nella scoperta di se stessi. I miei genitori non sono stati in grado di farlo, non gliene faccio una colpa, non avevano la conoscenza, non avevano gli strumenti.
Quando avevo 20 anni capii che dovevo fare qualcosa per uscire dalla buca nella quale mi ero infilata in lacrime dissi: “I miei figli non dovranno mai passare quello che ho passato io”, ma poi quando sono diventata genitore, non sapevo come fare, fino a quando ho maturato che se volevo aiutare i miei figli a credere in se stessi, se volevo essere un genitore efficace dovevo crescere come persona.
Ogni percorso seguito mi ha permesso di imparare come:
Controllare le mie emozioni per poter così essere lucida davanti a ciò che accade ai miei figli
Comprendere cosa provano i miei ragazzi
Comunicare con efficacia
Che ne pensi, potrebbe essere utile anche a te?
Vuoi aiutare tu@ figli@ a sviluppare la fiducia in se stess@, esprimere il proprio talento e di diventare la persona di successo che può diventare?
Vuoi avere gli strumenti necessari per aiutare tu@ figli@ a superare le sfide che la crescita presenta?
Io ci sono, Genitore 2.0 c’è: inizia subito con una Consulenza Gratuita pensata per tutti quei genitori che vogliono scoprire come aiutare i propri figli!
—Veronica Barducci - Mental Coach
A te la scelta...
A presto…
Un abbraccio dalla “tua” Coach!
Veronica