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28 marzo 2021
“Mio figlio di 15 anni non riesce a gestire la sua rabbia. Se non gli va bene qualcosa fa scenate, reagisce in modo aggressivo, sbatte la porta e rompe oggetti...siamo molto preoccupati e mi chiedo dove ho sbagliato? Cosa non capisco?”
Nell’articolo di oggi parliamo di gestione della rabbia e più nello specifico come comprendere cosa c’è dietro.
Ti è mai capitato?
— BUDDHA
Chi non ha mai liberato la rabbia...alzi la mano. Ci sono passata quando avevo 15 anni e negli anni avvenire, esattamente come il figlio di cui questo genitore parla sono stata travolta da questo fuoco che mi ha portata a:
Fare scenate
Sbattere la porta ed oggetti che trovavo a portata di mano talvolta rompendo cose o facendomi male
Piangere e non sapere come fermarmi
Fino a quando, ormai adulta, ho iniziato a fare percorsi di Crescita Personale, di cui non conoscevo nemmeno l’esistenza. I 3 benefici più grandi sono stati:
Ho fatto pace con me stessa, accettando i miei difetti e focalizzandomi sui miei punti di forza
Ho imparato ad accettare le mie emozioni, come la rabbia ed altre, fermandomi un metro prima anziché reagire
Ho imparato come trasformare la difficoltà in opportunità
Tutto questo mi è servito per gestire i momenti no, i momenti di rabbia dei miei figli. oggi dico il regalo più grande che potessi fare a loro e, ovviamente a me stessa.
Ecco perché ho creato GENITORE 2.0, per aiutare i nostri figli ad avere genitori che sanno sempre cosa fare e come farlo.
Dietro alla rabbia dei nostri figli c’è un bisogno non soddisfatto, la rabbia, e le emozioni in genere sono solo il linguaggio scelto dalla nostra parte più profonda per farci capire che non va, che siamo fuori strada che, appunto, c’è un bisogno non soddisfatto!
Cosa puoi fare?
Quando accade qualcosa ci sono 3 modi per reagire:
Arrendersi: subire la crisi di rabbia o rispondere al fuoco
Adattarsi alla situazione pensando: “Lui/Lei è così”, sperando che la situazione migliori
Attaccare il problema comprendere e poi fare qualcosa
Le prime due soluzioni non portano da nessuna parte è la terza alla quale devi aspirare...passa all’attacco e per farlo devi metterti in gioco prima come persona e poi come genitore per:
Acquisire strumenti necessari per Comprendere cosa succede a tu@ figli@ quando libera la sua rabbia, o altre emozioni
Comunicare con tu@ figli@ in modo da poterl@ così aiutare a superare questa sfida
Fare pace con il tuo passato e vivere a pieno il presente
Che ne dici? Pront@ per iniziare?
—Veronica Barducci - Mental Coach
A te la scelta...
A presto…
Un abbraccio dalla “tua” Coach!
Veronica