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13 settembre 2021
I giochi olimpici sono, per me, da sempre fonte di grande ispirazione in quanto dietro le performance di ogni atleta c’è il senso della vita.
Dietro ad ogni atleta c’è un essere umano che:
ha scoperto il proprio talento
si è posto un obiettivo
ha lavorato in funzione di esso
ha superato difficoltà, ostacoli, blocchi, paure
Qualcuno è riuscito ad esprimere tutto il potenziale, qualcuno non ce l’ha fatta.
Qualcuno interrompe la carriera, per qualcuno è solo l’inizio.
Di sicuro da questi atleti possiamo cogliere spunti per chiederci:
sto vivendo la mia vita da campione o mi sto accontentando cercando alibi?
sto usando il mio potenziale per vivere la vita al meglio delle mie capacità e competenze?
cosa posso fare per vivere da oggi in poi il mio quotidiano come un campione?
E quando siamo genitori dobbiamo chiederci se stiamo aiutando i nostri figli ad utilizzare tutto quel potenziale troppo spesso bloccato da paure, da stati d'animo che non sanno cambiare e da emozioni che non controllate?
Tutti noi affrontiamo performance, ogni giorno dal momento in cui suona la sveglia ed i nostri figli le affrontano con l’inesperienza della loro età e allora tocca a noi avere le conoscenze e competenze per poterli aiutare.
Ho creato Genitore 2.0 per fornire ad ogni Genitore tutte conoscenze e competenze per essere un genitore coach del proprio figlio, senza essere veramente un coach!
Puoi chiedermelo direttamente in una semplice call di 30 minuti e sarò ben lieta di svelarti tutto ciò che ho scoperto in oltre 15 anni di studio e sperimentazione su me stessa, sui miei figli e su altri genitori ed adolescenti.
Ok, allora continua a leggere.
Sono rimasta colpita dalla storia del Campione Marcell Jacobs ed dal lavoro fatto insieme alla sua Mental Coach Nicoletta Romanazzi.
Alla domanda cosa ha permesso al Campione di essere in finale nella gara top dell’atletica leggera, non accadeva dal 1926, e di vincerla entrando nella storia?
La risposta, del Campione e di Nicoletta, è stata:
“Comprendere e rimuovere i blocchi che gli impedivano di liberare il potenziale e di performare in gara, all’altezza dei tempi che faceva in allenamento”
Il Campione:
non riusciva a gestire lo stress da gara? Forse!
non riusciva a mantenere il focus? Forse!
Ma perché? Perché c’erano dei blocchi.
Non sono stata stupita nello scoprire che i blocchi non fossero dell’atleta, ma dell’uomo!
Come ho scritto all’inizio dell’articolo: dietro ad ogni atleta c’è un essere umano e il Campione Jacobs ha lavorato per risolvere e ritrovare il rapporto con il padre.
Se sei un genitore, lascia che te lo dica: siamo noi a fare la differenza, siamo noi che dobbiamo prendere la decisione, per il benessere e la crescita dei nostri figli, di essere il genitore che siamo, con i nostri pregi e difetti, ma con le competenze necessarie per permettere ai nostri figli di:
scoprire il proprio talento
porsi obiettivi ambiziosi
lavorare per il loro sogno, qualsiasi esso sia
avere gli strumenti per superare gli ostacoli e sbloccare il potenziale per diventare la persona di successo, che fa succedere le cose, che possono diventare.
I nostri figli non devono essere tutti Marcell Jacobs, ma devono volere essere il meglio che possono diventare.
Come ripeto spesso, lavoro volentieri con i ragazzi, sono meravigliosi ed imparano in fretta, ma pensa come sarebbe la tua vita e quella di tuo figlio se tu sapessi come aiutarl@ a rimuovere quei blocchi, a superare quelle paure che impediscono di essere ciò che possono essere!
—Veronica Barducci - Mental Coach
A te la scelta...
A presto…
Un abbraccio dalla “tua” Coach!
Veronica