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1 giugno 2020
Lo sai cosa ci impedisce di comunicare efficacemente con i nostri ragazzi?
Siamo sicuri di aver comunicato in maniera efficace, ma loro non ci ascoltano
Siamo impegnati a convincerli che il nostro modo di pensare, vedere e fare sia quello giusto
Abbiamo messo l’etichetta del “tanto questa generazione è così”
Anticipiamo quelli che sono i loro “presunti” bisogni
Tutto questo perché non siamo abituati a fare domande, spesso perché temiamo la risposta, oppure di non saper gestire la risposta e la comunicazione.
Pochi giorni fa uno dei miei figli mi ha raccontato di aver ascoltato per ben 15 minuti un allenatore che gli proponeva di andare a giocare nella sua squadra, nessuna domanda solo tentativi di convincimento.
Questa persona avrebbe potuto risparmiare tempo facendo 3 semplici domande:
In questo momento il calcio che importanza ha nella tua vita?
Su cosa basare la tua scelta?
Di cosa hai bisogno per scegliere?
In queste settimane ho condiviso i vari step della comunicazione empatica e prima di passare al quarto step ti lascio i link agli step precedenti:
Step #0 Come tornare a comunicare dal cuore, clicca qui
Step #1 Come smettere di giudicare, clicca qui
Step #2 Come comprendere le emozioni, clicca qui
Step #3 Come scoprire i bisogni, clicca qui
Se abbiamo applicato la comunicazione empatica conosciamo il BISOGNO a questo punto siamo pronti per lo step #4: chiedere aiuto al nostro interlocutore per soddisfare il nostro bisogno.
Questa è una fase di grande consapevolezza e responsabilità in quanto spesso siamo portati a dare per scontato che se ti ho raccontato un mio bisogno tu abbia capito che ti sto chiedendo e che tu sappia cosa fare. In questa fase non dobbiamo agire ma stabilire la strategia d’azione, questa è la fase che rende efficace la comunicazione, la relazione e permette la soddisfazione dei bisogni di tutti e quindi la felicità per ognuno!
In questo step andiamo a formulare una richiesta al nostro interlocutore che ci permette di soddisfare il nostro bisogno: cosa voglio che faccia!
Attenzione a non trasformare la richiesta in pretesa, dobbiamo prenderci la responsabilità delle emozioni e bisogni insoddisfatti o soddisfatti ma non dare il potere all’altro di soddisfarli, stiamo parlando di chiedere un aiuto a soddisfare il nostro bisogno e nel caso in cui la persona non potesse noi possiamo trovare altre strategie.
La richiesta, come la comunicazione e come l’essere umano, non è statica ma varia a seconda del momento e delle capacità dell’interlocutore.
Non esiste una sola strategia, e non esiste la strategia per sempre, la strategia deve essere testata, dobbiamo concederci lo sperimentare!
La richiesta deve essere in POSITIVO, molto PRECISA, non VAGA, CONCRETA altrimenti rischiamo di ricadere nel piano dei modelli, critica, giudizio.
Non è: “Vedi di arrivare puntuale” MA:” ci vediamo domani alle 10 in punto”
Dobbiamo trovare il coraggio di chiedere e di condividere la strategia con l’interlocutore e con il tempo impariamo a vedere i bisogni dell’altra persone e questo porta alla risoluzione dei conflitti.
Non mi stancherò mai di dirlo e di scriverlo, per comunicare efficacemente dobbiamo tenere conto dei bisogni e della soddisfazione di entrambi gli interlocutori, nella comunicazione empatica o si vince tutti o non vince nessuno!
Chi conosce le regole si prende la responsabilità della comunicazione:
Tiene conto delle emozioni tue e del tuo interlocutore
Associa la tua emozione al tuo bisogno
Aiuta la persona ad associare la sua emozione al suo bisogno
Stabilisci la strategia insieme al tuo interlocutore
Passiamo agli esempi pratici, ci troviamo con i soliti 3 casi.
STEP #1 ascolto oggettivamente, non giudico
STEP #2 sento che quello che mi sta dicendo mi procura qualcosa, prendo contatto con la mia emozione: “Questa cosa che mi sta dicendo come mi fa sentire?” approfondisco, scomponendo l’emozione in emozioni più piccole.
STEP#3 “Queste emozioni a quale bisogno sono collegate?”
STEP#4: “Quando mi hai detto…(fatto oggettivo), mi sono sentita amareggiata (emozioni) e in questo momento avrei bisogni di comprendere meglio (bisogno) quello: potresti ripetere di nuovo più lentamente e con parole più semplici?”(richiesta)
STEP #1 ascolto oggettivamente, non giudico, né torto, né ragione, non sono arbitro o giudice, ma facilitatori di un processo, posso fare domande di approfondimento per capire meglio!
STEP #2 osservo la reazione e ipotizzo l’emozione che sta dietro: “Mi sembra di intuire che sei un pò arrabbiato…” (muoversi in punta di piede, mai diretto “arrabbiato eh?”) appena possibile approfondisci, aiutando a scomporre in emozioni più dettagliate: “ Possibile che ti senta deluso, non accolto perché ti aspettavi che…?”
STEP#3 “di cosa hai bisogno per non sentirti arrabbiato ?”
STEP#4: “Quando mi hai detto…(fatto oggettivo), mi è sembrato di intuire che ti sei un pò arrabbiato (emozioni), possibile che ti senta deluso, non accolto perché ti aspettavi che…(definire le sotto emozioni) di cosa avresti bisogno per non sentirti più così? (bisogno) Cosa posso fare per aiutarti a chiarire questa situazione(richiesta)
STEP #1: racconto un fatto in maniera oggettiva senza caricare di giudizi, prendendomi la responsabilità del racconto
STEP #2 osservo la reazione e se noto un cambiamento nel mio interlocutore ipotizzo l’emozione che sta dietro: “Mi sembra di intuire che quello che ho appena detto ti ha disturbato…” attendo la risposta! Ripenso a cosa potrebbe aver dato fastidio e ipotizzo: “Possibile che ti abbia dato fastidio quando ho detto che…” (citare la frase ipotetica)
STEP#3 “di cosa hai bisogno per non sentirti disturbato ?”
STEP#4: “Mi sembra di intuire che quello che ho appena detto ti ha disturbato…(fatto basato sulla mia percezione, attendere conferma), “Possibile che ti abbia dato fastidio quando ho detto che…”(alla ricerca dell'emozione), di cosa hai bisogno per non sentirti disturbato?” (alla ricerca del bisogno) ed io cosa posso fare per aiutarti in questo? (alla ricerca della strategia)
Il nostro viaggio all'interno della comunicazione empatica è concluso anche se si potrebbe continuare, continuare e...continuare!
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A te la scelta...
A presto…
Un abbraccio dalla “tua” Coach!
Veronica